Storia

LA STORIA

Il termine taekwondo si compone di tre sillabe: tae (“colpire/spezzare con i piedi”), kwon (“colpire con il pugno”) e do (“arte”, “disciplina”, “metodo”, “cammino” o “via”). Così, “taekwondo” può essere grossomodo tradotto con «la via dei pugni e dei calci». Talvolta il nome è trascritto anche nelle forme tae kwon do, taekwon-do o tae-kwon-do, ed è spesso abbreviato in TKD.

tkdHistoryAlcuni secoli fa la Corea non era come appare oggi. Era suddivisa in regni che dal punto di vista territoriale cambiavano nel tempo a seconda delle dinastie che si succedevano. La dinastia più antica di cui si ha notizia è quella di Silla, che risale a circa 1400 anni fa.
La dinastia Silla aveva una forte tradizione militare evidenziata dalla presenza di una sede che aveva lo scopo di selezionare e addestrare giovani guerrieri.
Questa era la cosidetta casta dei “Hwa Rang Dan”. Essi con lo scopo di difendere il proprio regno praticavano una forma di Tae kwon do “primordiale che veniva chiamato Soo bak. Questo  periodo è famoso perchè la Corea venne unificata per la prima volta in un unico paese che prese il nome di Grande Silla.Successivamente al periodo Silla ci fu il periodo della dinastia Koguryio; in quel momento il nostro ancestrale Tae kwon do era conosciuto come Tae kyon.

 

storico-antico

Cronologia del Taekwondo

 

Il Tae Kyon era praticato da quasi tutta la popolazione. Ci sono importanti testi del periodo che descrivono un’antica competizione di Tae kyon tra i più forti lottatori del tempo.
Seguì poi la dinastia Koryo che ebbe inizio nell’anno 935 e rimase al potere per circa 457 anni. Il Tae Kyon era ormai ammirato per la sua potenza e precisione tecnica.
In questo periodo era indispensabile che i giovani appartenenti alle classi militari conoscessero tale disciplina.
Durante quest’epoca il Re Chong Jo rese possibile la pubblicazione di un testo sulle arti marziali del tempo che fu pubblicato con il nome di Muje Tong Ji.
Questa pubblicazione fu di enorme importanza poichè grazie ad essa il Tae Kyon ha potuto diffondersi ed evolversi in ciò che noi oggi conosciamo: il Tae Kwon do .

Nel 1910 il Giappone occupò la Corea vietando la pratica di ogni arte marziale nativa e ogni aspetto dell’identità culturale coreana venne bandito o soppresso, anche se spesso il taekkyon continuò ad essere praticato clandestinamente, a volte mascherandolo come una danza. Durante questo periodo per contro vennero importate e imposte massicciamente le discipline giapponesi. Durante l’occupazione, coreani abili nell’apprendere l’arte del combattimento e in grado di ricevere dei gradi in Giappone vennero introdotti intensivamente alla pratica delle Arti marziali giapponesi. Altri vennero introdotti alle arti marziali nei territori occupati in Cina o in Manciuria (da qui nacque il Soo Bahk Do).

Al termine della seconda guerra mondiale il Giappone, sconfitto, ritira le sue truppe dalla Corea, che torna ad essere libera così come la pratica delle arti marziali. Scuole di arti marziali in Corea (kwan) iniziarono ad aprire influenzate sia da discipline native che esterne. Vi sono differenti punti di vista sulle origini principali delle arti insegnate in queste scuole. Alcuni studiosi ritengono che fossero basate principalmente sulle arti tradizionali coreane, taekkyon e subak, o che il taekwondo sia derivato da arti marziali coreane native con alcune influenze dalle nazioni vicine. Altri studiosi ritengono tuttavia che le arti insegnate in queste scuole fossero basate quasi interamente sul karate. I soldati statunitensi giunti nel dopoguerra a presidiare la parte meridionale della penisola, e che erano già venuti a contatto con il karate soprattutto ad Okinawa (che era stata trasformata in una base militare americana), definirono gran parte di queste scuole come “karate coreano”; la traduzione in coreano del significato originario della parola karate-do, cioè “via della mano vuota”, è Tang Soo Do e veniva utilizzata sia da alcune scuole di arti marziali presenti nella penisola nella prima metà del secolo come nome generico per il combattimento a mani nude che da maestri successivamente emigrati in occidente per definire la loro disciplina.

Nel 1952, all’apice della Guerra di Corea, ci fu un’esibizione di arti marziali in cui i kwan mostrarono le loro abilità. In una di queste dimostrazioni, Nam Tae Hi ruppe 13 mattonelle con un pugno. In seguito, il presidente sud coreano Syngman Rhee diede istruzioni al generale Choi Hong Hi di introdurre la pratica delle arti marziali nell’addestramento dell’esercito coreano. Verso la metà del decennio, cinque kwan erano saliti alla ribalta. Syngman Rhee ordinò che le varie scuole fossero unificate in un singolo sistema. Il nome “taekwondo” fu proposto sia da Choi Hong Hi (dell’Oh Do Kwan) che da Song Duk Son (dell’Chung Do Kwan), e venne accettato l’11 aprile 1955 come nome dell’arte marziale unificata coreana. Al giorno d’oggi, i nove kwan sono considerati i fondatori del taekwondo, nonostante non tutti usassero il nome. La Korea Taekwondo Association (KTA) venne formata fra il 1959 e il 1961 per facilitare l’unificazione.

Nei primi anni ’60, il taekwondo fece il suo debutto mondiale con l’assegnazione dei titoli di maestri originari del taekwondo a vari paesi. Tentativi di standardizzazione in Corea del Sud non ebbero molto successo, dato che i kwan continuarono ad insegnare stili differenti. Un’altra richiesta dal governo coreano per un’unificazione generale risultò nella formazione dell’Associazione Coreana Tae Soo Do, che cambiò nome in Korea Taekwondo Association nel 1965 dopo un cambio di leadership.

Il 22 marzo 1966 venne fondata da parte del generale Choi Hong Hi la International Taekwondo Federation (ITF), privata ed indipendente. Il 28 maggio 1973 venne fondata in Corea del Sud la World Taekwondo Federation (WTF).

Dal 2000, il Taekwondo WTF è diventato uno dei due soli sport da combattimento asiatici (l’altro è il judo) incluso nel programma dei giochi olimpici; divenne un evento dimostrativo già nei giochi del 1988 a Seul, ma venne incluso ufficialmente solo con i giochi del 2000 a Sydney. Nel 2010, il taekwondo fu accettato come sport nei Giochi del Commonwealth.

 

Storia del Taekwondo

L’evoluzione del Taekwondo

Nonostante il Taekwondo abbia una lunga storia alle spalle , è solo nell’ultimo ventennio che ha assunto un ruolo di grande rilevanza internazionale, non solo nel campo delle Arti Marziali, ma in tutto il panorama sportivo moderno. Praticato in oltre 140 nazioni, sport olimpico dimostrativo nel 1988 e 1992 , ufficialmente a Sidney nel 2000.Le persone che lo praticano trovano uno sport olimpico, ma anche un’arte e un vero e proprio “Stile di vita”. Il Taekwondo comprende tutto questo.Esso incorpora rilassamento ma anche vigore, flessibilità e durezza, velocità e precisione, agonismo e autocontrollo. Chi entra in una palestra di Taekwondo si avvicina a questo mondo, impara a conoscere meglio il proprio fisico, evita il fumo e l’alcol, il cibo in eccesso, impara ad autodisciplinarsi e migliora il rapporto con le altre persone. Esso è inoltre ottimo per i bambini, insegna loro rispetto, autoconfidenza e disciplina oltre a una pratica sportiva senza pari. Al 2009, il governo della Corea del Sud ha pubblicato una stima secondo cui il Taekwondo WTF è praticato in 190 paesi, con oltre 50 milioni di praticanti e 3 milioni di cinture nere individuali nel mondo.

 

Il Taekwondo è composto da :
Poomsae (Forma)
Kyorugi (Combattente)
Kyokpa (Rotture)
Hosinsul(Difesa personale)

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